Collettiva* è stato un percorso di mobilitazione nato a ottobre 2020 con lo scopo di creare uno spazio di azione politica per dare voce a una parte della città rimasta fino a ora poco rappresentata. Vogliamo lavorare per portare nel dibattito cittadino un’agenda più coraggiosa, in cui la lotta alle disuguaglianze, le politiche culturali e l’ambiente siano poste al centro.
L’asterisco nel simbolo rappresenta i margini, come nelle note letterarie. Lì è dove interessava andare, laddove stanno le persone escluse e le fragilità inascoltate.
La collaborazione con Zona Franca nasce in modo naturale intorno a un’idea di attivismo, mobilitazione e arte che si confrontano con l’economia per metterne in luce le contraddizioni e creare meccanismi di solidarietà e mutualismo.
Ogni piatto del menù è abbinato a una delle istanze di Collettiva*. Il sovrapprezzo di 1€ per ciascun ordine è stato accantonato con lo scopo di supportare concretamente – collettivamente – una realtà cittadina che sostiene le persone senza fissa dimora, l’associazione il Viandante.
Indigesto è
il progetto editoriale di Occupy the kitchen!
Qui si presentano
le tematiche più spinose del cibo,
il lato oscuro del food,
le hot issues più crude dei sistemi alimentari, oggi.
> per leggerlo puoi scaricarlo cliccando qui
indigesto /indi’dʒɛsto/
agg. [dal lat. indigestus, der. di digestus, part. pass. di digerere“distribuire; digerire”, col pref. in-].
1. (lett.) [di insieme di cose, che è in stato di disordine: una mole i.] ≈ confuso, disordinato. caotico. // ordinato.
2. a. [di cibo, che non si può digerire: la carne mi rimane i.] ≈ indigeribile, pesante // digeribile, leggero. b. (fig.) [di cosa e di persona, che non si può sopportare: un film, un uomo i.] ≈ indigeribile, insopportabile, noioso, pesante, tedioso, (non com.) uggioso // carino, gradevole, piacevole, simpatico.
Come possono delle istanze socio-politiche tradursi in pietanze?
> leggi qui il testo a cura di @croquembouche e qui “La quota” a cura di @aspicdipolloallavienense
Qui di seguito sono riportate le due quote versate all’associazione Il viandante, durante e a fine progetto “È tutto un magna magna”.